lunedì 9 luglio 2012

Il nonno di facebook

Nel 1854 viene inventato dal fotografo francese Andrè Adolphe Eugène Disdèri un apparecchio fotografico a più obiettivi – a quattro o anche a otto - che permetteva su un'unica lastra di realizzare più pose dello stesso modello. Una volta stampato il negativo, si ritagliano i singoli ritratti e si incollano su cartoncini che diventavano le carte-de-visite, una specie di fototessere ante litteram. Qualcuno le paragona agli attuali biglietti da visita dato il nome, la dimensione e l'uso: infatti, tendenzialmente, si lasciavano a familiari e amici al momento della visita. Dato il loro prezzo contenuto e per una concomitanza di altri fattori, la fotografia ebbe così una maggiore diffusione e divenne quasi un prodotto di massa.
La moda dei ritratti si sviluppò rapidamente e ne usufruirono tutti i ceti sociali, grazie all'economicità del procedimento. Da qui si iniziò a sentire la necessità di raccogliere le fotografie, in modo di non disperderle e di scrivere una storia della famiglia tramite immagini.
I primi album per fotografie erano di questo tipo:



copertina di legno, decorazioni floreali. Potevano raccogliere fotografie o, indifferentemente, cartoline.
Questo, trovato su un mercatino, lo uso per la mia raccolta di cartoline. A quanto vedo curiosando nei brocantage, questo tipo di album era soprattutto di origine francese, dove forse erano più ricchi e più frivoli che da noi.



mi sembrano oggetti preziosi, guardate le finiture:



e spesso le pagine interne sono così:



dei veri capolavori artistici, che spesso si trovano in vendita singolarmente e possono diventare un regalo indovinato, come cornice di una bella foto.
I primi album per fotografie che io ricordo, sono austeri, serissimi, di questo tipo:



ricordo le foto del funerale di mia nonna ( sì, si usavano anche quelle nel 37) o quelle della visita dei reali a Bergamo, per l'inaugurazione dell'Ospedale Maggiore e quelle del matrimonio dei miei genitori. Del resto anche il mio album di nozze è così serio ( noioso!).
Poi la moda si è un po' alleggerita e rallegrata: c'erano album diversi per ogni occasione:











per matrimonio, più informali





per le nascite




per le vacanze, con l'opportunità di infilare le foto in tasche trasparenti, invece di incollarle, in modo da poterle spostare a piacimento.
E poi è nata la moda del fai-da-te,  col cartonaggio e la creazione di oggetti che univano vari tipi di  savoir faire e gli scrapbooking, pieni di allegria e di fantasia:



Io purtroppo sono negata ad ogni tipo di arte manuale, quindi mi sono limitata a ricamare qualcosa e a chiedere ad un'amica di costruirmi degli album con la tecnica del cartonaggio:





Oggi non uso più nessun album: scarico le foto sul pc e me le riguardo a schermo intero, quando ne ho voglia. Molto più pratico....
Con l'avvento di facebook, credo che gli album siano caduti definitivamente in disuso: i ragazzi si passano le foto con quel mezzo veloce e possono commentare e condividere in tempo reale.
A questo punto sono tagliata fuori! Mi sono iscritta a facebook, perchè volevo vedere delle foto della Bea che mi avevano detto postate da mio figlio, ma....non so se l'iscrizione fatta è completa, ho chiesto l'amicizia a mia cugina Claudia, che era l'unica che conoscevo e, entrando nel suo spazio, non so come muovermi e, comunque, sono stata diffidata dal chiedere l'amicizia a mio figlio, per cui le foto della bambina le devo ancora elemosinare.....
Del resto sono sempre stata contraria all'amicizia fra genitori e figli, quindi: ben mi sta!







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