giovedì 9 maggio 2013

I fiori secchi








La vita dei fiori può essere, per così dire, "allungata", grazie all'utilizzo di tecniche di essiccazione, che consentono la conservazione di piante e fiori per un lungo periodo di tempo. La bellezza dei fiori freschi è senz'altro indiscutibile. Tuttavia, anche i fiori secchi si prestano bene come elementi di arredo e di decoro degli ambienti nei quali viviamo, soprattutto se inseriti in graziose composizioni. Perché i fiori e, in generale, i vegetali, anche una volta essiccati, mantengano il più possibile le proprie caratteristiche (colore, profumo, ...) e si conservino a lungo è necessario adottare una serie di accorgimenti:

quali fiori essiccare

innanzitutto, è bene ricordare che soltanto alcune tipologie di piante si prestano all'essiccazione; tra queste troviamo la rosa, l'alloro, la mimosa, l'edera, la lavanda, la margherita, l'erica, l'acanto;

 

come essiccare

i fiori, le foglie e le piante che si vogliono essiccare devono essere raccolti in un periodo dell'anno (estate o autunno) e della giornata piuttosto asciutto; l'acqua e l'umidità, infatti, oltre a rendere il fiore più fragile, ne compromettono l'essiccazione;



composizioni

le composizioni devono essere varie: i vegetali utilizzati devono presentare tra di loro una consistenza simile, ma è necessario adoperare tutte le parti della pianta (non soltanto i fiori). E' altrettanto importante creare un certo equilibrio tra le diverse componenti, in modo tale che la composizione risulti nell'insieme armoniosa






metodo di essicazione tradizionale

essicazione tradizionale Per essiccare i fiori si deve a vere a disposizione una stanza, anche piccola, asciutta, areata e da tenere al buio in modo tale da poter appendere i fiori dal gambo lasciando penzolare le corolle. Prima di appendere i fiori dotati di uno stelo sostenuto è necessario eliminare foglie ed eventuali spine, suddividere i fiori in piccoli gruppi facendo in modo che le corolle si trovino a diverse altezze in modo tale da non lasciare tutte le corolle, che sono più umide, vicine altrimenti impiegheranno troppo tempo ad asciugare rischiando di marcire anzichè essiccare.
I singoli mazzetti di fiori vanno legati con un elastico che ne seguirà la variazione di volume durante il processo di essicazione, poi andranno appesi più in alto possibile, dove l’aria è più calda e favorisce l’essicazione.
I fiori asciugheranno diventando più scuri, mentre se saranno esposti alla luce si schiariranno.



La pressatura

I fiori possono anche essere fatti essiccare pressandoli, metodo che risulta però adatto soltanto per i fiori piccoli e non molto consistenti, come ad esempio papaveri, primule, viole, felci e acacie, oltre alle foglie in genere. Con questo metodo si inserisce il fiore tra fogli di carta assorbente o fogli di giornale, si distendono bene foglie e fiori disponendoli nella forma che si vuole ottenere e si inserisce il tutto in una pressa. Potete costruire una pressa per fiori utilizzando due pannelli di legno liscio, come ad esempio di compensato, che verranno fatti aderire grazie all’inserimento lungo tutto un lato di viti e bulloni che andranno poi a stringere la pressa una volta inseriti i fiori. In alternativa potete utilizzare due volumi dalla copertina rigida e liscia e inserire i fiori tra uno e l’altro, purchè i due volumi siano abbastanza pesanti. Con questa modalità l’essiccatura è piuttosto rapida, i fiori sono completamente secchi quando toccandoli non si percepisce la sensazione di freddo tipica delle piante ancora irrorate da fluidi vegetativi.












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