sabato 13 luglio 2013

Poesie d'estate

Dalla raccolta "Voci di dentro" di Donatella R.S.

Meriggio estivo

Come sospiro d'angelo un brezza leggera
muove appena le foglie del giardino.
C'è un caldo buono che asseconda
il tranquillo silenzio del meriggio.
Pace è nell'aria e pace dentro il cuore.
Si libera dal rimpianto ogni ricordo.
Trova più ampi orizzonti la speranza
e rivive nell'uomo l'innocenza
del giorno chiaro della creazione.





Estate

Si crogiolano alla luce generosa
le lunghe giornate dell'estate
e ride nei campi il premio
che il sudore antico ha conquistato.
Storie d'amore narrano tra l'erbe le sorgenti
con malizioso, ammiccante mormorio
e labbra turgide di ragazzi,
ubriache di gioia e d'impazienza,
bevono dal calice ancora colmo della vita.
Si confortano di morbida frescura
a sera gli anni stanchi;
poi, nel silenzio, giocano a rimpiattino
le lucciole nei prati.





Pomeriggi festivi di lontane estati

Lontane domeniche d'estate.
Nell'afosa penombra della chiesa
tuonava il prete
e, dall'ambone,
piovevano immagini di fuoco e di castigo
sulla nostra allegrezza
ignara di fanciulli.
Ma poi, nel sole, era innocenza ancora.
Stavano i vecchi sotto un pergolato.
Rade parole, lento gettar di carte.
E, poco lungi, nel piccolo teatro
gremito di ragazzi,
s'apriva intanto,
eroico ed incantato, un mondo
tra sipari rossi di velluto
e caldi odori di dolci a buon mercato.






Giochi nell'antica piazza

Batteva il sole sugli antichi muri
e giocava la vita nella piazza.
Voci acute di bimbi nel meriggio.
Ma l'eloquente silenzio delle pietre
diceva d'altra vita in quella luce.
Gli occhi e la mente bevevano il sapore
di presente ed insieme di passato.
Nulla di ciò che vive può finire,
ma, consegnata la fiaccola al futuro,
ogni tempo rimane nelle cose,
perché si possa comprendere che siamo
nello scoprir, guardando intorno a noi,
del momento presente la sorgente.





Pensieri d'una notte d'estate.

Sale dalla terra
un alito caldo
in questa notte d'estate.
Schermano il cielo senza stelle
sagome opache di vapore.
Dormono gli uomini.
Cattura il mio pensiero
questo silenzio vuoto
e l'anima,
disancorata dal quotidiano,
s'immerge nei pensieri
che suscita la notte.
Navigo su un mare
che non ha confini,
pensosa del mistero
dell'uomo e del suo mondo
e degli eterni perché.
Si perde in questi flutti la mia vela
e si abbandona all'onda,
vinta,
mentre in alto
si dispiega eterna
l'immensità del cielo.

Nessun commento:

Posta un commento