giovedì 6 marzo 2014

Vichy

Cittadina francese, situata nell'Alvernia, Vichy è famosa da sempre per le sue acque termali. Oggi, però è più nota per la produzione di stoffe a quadretti, detti appunto quadretti Vichy, resi celebri negli anni 60 da Brigitte Bardot, che ne fece un'icona del proprio stile, malizioso e ingenuo e  che scelse perfino per il matrimonio un abito a quadretti bianchi e rosa.













 Il tessuto in origine e’ stato importato dalla Malesia negli Usa per cui potreste sentirlo chiamare anche Gingham dalla parola malese “Genggam” che in effetti significa righe, in quanto originariamente il tessuto era a righe. Nel 17 secolo fu importato in Europa e a Manchester, in Inghilterra, inizio’ la produzione in versione a quadretti. Il tessuto e’ tinto in filo, cioe’ i fili utilizzati sono gia’ colorati e tessuti in modo tale da formare i quadretti. Non esiste un dritto e un rovescio della stoffa in quanto il disegno e’ presente su entrambi i lati. 

















Negli anni ’50, tante erano le donne che indossavano abiti in fantasia vichy, ma era raramente presente nel guardaroba maschile.
Negli anni 60 la popolarita’ del tessuto vichy esplode. E’ fresco e giovane e questo ne fa il tessuto ideale per l’abbigliamento moderno. In Francia e in Italia diventa un must e presto diventera’ popolare fra i giovani inglesi alla ricerca di uno stile moderno in opposizione al look del teddy boy. Le camicie di Fred Perry e Ben Sherman diventano un grande trend per i mods.

camicia a quadretti e cravatte







come indossare camicia fantasia Vichy





Nel 1965, James Bond (Sean Connery) nel film Thunderball, indossava una camicia Vichy rosa con costume abbinato.







Quando pensiamo a questo tessuto, ci viene subito in mente qualcosa di fresco, uno stile semplice e allegro.
Il gusto retrò ma sempre dinamico del tessuto Vichy, oltre che agli abiti, si adatta perfettamente anche al multiforme e variegato universo degli accessori. Che si tratti di una capiente e comoda borsa, di un largo cerchietto, di un paio di occhiali da sole, o di un’ironica cintura, questo tessuto ha il pregio di dare quel tocco di colore che mette di buon umore.
In estate però è nel campo delle scarpe che i quadrettini danno il meglio di sé. Proprio così, perché stanno bene su qualsiasi tipo di calzatura.



























































Ad un certo punto qualcuno realizzo’ delle tovaglie in questa fantasia, con molto successo e da allora la fantasia Vichy si porta appresso l’appellativo di ‘fantasia da tovaglia”, innegabilmente di stile country.

















Nell'arredamento i quadretti incominciano a comparire in Svezia,  nello stile gustaviano, scelti nei tenui colori dell'ecrù e dell'azzurro per accrescere la luminosità di solito scarsa a quelle latitudini. Hanno poi continuato  ad essere utlizzati, principalmente per gli arredamenti di camere infantili, ma non solo: il vichy trova posto in tutti gli ambienti.























































































e trova posto anche nell'oggettistica di ogni genere


































perfino nei biscotti



e, se vogliamo esagerare...




PS. Le immagini, come sempre le trovo qui e là sul web, ma la maggior parte delle più belle, arrivano direttamente dalla pagina fb di Semplice Abbondanza, che saccheggio volentieri perchè lei sa trovare sempre le migliori. Grazie, amica virtuale!!

6 commenti:

  1. mi è sempre piaciuto il quadretto vichy.

    RispondiElimina
  2. A 16 anni avevo anch'io un vestito a quadretti bianchi e rossi ,con il sangallo , la vita stretta e la sottogonna.
    Non sapevo allora che si chiamasse Vichy, ma non è questo che ora rimpiango.....

    RispondiElimina
  3. Anch'io non sapevo chequesto rtessuto a quadretti si chiamasse Vichy. Quante cose si imparano! Belle le immagini di interni

    RispondiElimina
  4. Accidenti se me lo ricordo quel vestito di nozze di Brigitte Bardot ! Ne ho voluto uno simile con sottogonna, ero adolescente e mi sentivo una star quando lo indossavo. L'ho portato quell'estate che facevo l'esame di terza media ed ho avuto il mio primo corteggiatore.

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina