sabato 19 aprile 2014

Le uova di Pasqua e Fabergé









Ogni anno noi, a Pasqua, comperiamo e regaliamo le uova: di zucchero, di cioccolato, di cartone o di plastica, ma sempre ben decorate e con una sorpresa all'interno.
 Sono simbolo di vita,  di rinascita, di rinnovamento della natura e con l’avvento del cristianesimo  sono diventate anche simbolo di resurrezione. Per questo abbiamo l'usanza di far benedire le uova rassodate che mangeremo il mattino di Pasqua.






La tradizione di regalare uova è antichissima, c'è da prima del cristianesimo ed è sviluppata in tutti i paesi europei.

Intorno al XVI secolo qualcuno ebbe l'idea di bucare l'uovo e sostituire il suo contenuto naturale con una "sorpresa", che a seconda della categoria della persona a cui si faceva il regalo, avrebbe potuto essere profumi, minuscoli oggetti decorativi e persino gioielli.










Nel XVIII secolo, il Re Luigi XIV faceva benedire nel giorno di Pasqua grandi ceste di uova dorate, che egli stesso distribuiva al personale della Corte.

Le uova più famose passate alla storia sono quelle dell'orafo Peter Carl Fabergè, create per la zarina, su ordine dello zar .


Fra il 1885 e il 1917 furono realizzate ben 57 di queste uova di Pasqua in oro, preziosi e materiali pregiati.
Fabergé e i suoi orafi hanno progettato e costruito il primo uovo nel 1885. L'uovo fu commissionato dallo zar Alessandro III di Russia, come sorpresa di Pasqua per la moglie Maria Fyodorovna. L'uovo, di colore bianco con smalto opaco, aveva una struttura a scatole cinesi o a matrioske russe: all'interno vi era un tuorlo tutto d'oro, contenente a sua volta una gallinella colorata d'oro e smalti con gli occhi di rubino. Quest'ultima racchiudeva una copia in miniatura della corona imperiale contenente un piccolo rubino a forma d'uovo.








La zarina fu così contenta di questo regalo che Fabergé fu nominato da Alessandro "gioielliere di corte", e fu incaricato di fare un regalo di Pasqua ogni anno da quel momento in poi, con la condizione che ogni uovo doveva essere unico e doveva contenere una sorpresa.
A partire dal 1895, anno in cui morì Alessandro IIIe salì al trono il figlio Nicola II vennero prodotte due uova ogni anno, uno per la nuova zarina Aleksandra Fëdorovna Romanova e uno per la regina madre. Nessun uovo venne fabbricato nel 1904 e nel 1905 per via delle restrizioni imposte dalla Guerra russo-giapponese.
La preparazione delle uova occupava un intero anno: una volta che un progetto veniva scelto, una squadra di artigiani lavorava per montare l'uovo.














I temi e l'aspetto delle uova variavano ampiamente. Per esempio, sulla parte esterna, l'uovo del 1900 (dedicato alla costruzione della Transiberiana) era decorato da una fascia grigia metallica con inciso il programma dell'itinerario della ferrovia, ma all'interno aveva un intero treno molto piccolo in oro.





Il nobiluomo russo Alexander Kelch ha commissionato a Fabergé sette uova di Pasqua gioiello, una ogni anno dal 1898 al 1905, per regalarle alla moglie Barbara.
Furono realizzate sotto la supervisione di Michael Perkhin, all'epoca secondo mastro orafo della Fabergé, che si ispirò a quelle imperiali.
Le sette uova Kelch sono altrettanto belle, se non addirittura più sontuose, di quelle della serie imperiale, hanno maggiori dimensioni e con tutta probabilità, costarono molto di più.








Questi oggetti sono preziosi, non solo per i materiali di cui sono fatti e per la raffinatissima arte con cui sono decorati, ma anche per i meccanismi segreti che li fanno aprire per mostrare le sorprese nascoste al loro interno. Gioielli d'arte orafa e di arte meccanica.

Be' noi ci accontentiamo di far  nascondere in giardino al coniglietto pasquale gli ovetti di zucchero e cioccolato che i bambini si divertiranno a scoprire e a mangiare per giocare con sorpresine decisamente più modeste!





1 commento:

  1. Grazie, mi hai spiegato alcune cose che non sapevo! Buona Pasqua!!

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