lunedì 23 febbraio 2015

Il capodanno cinese

Non mi ero accorta che il 19 di questo mese, per i cinesi era capodanno, ma poichè le loro feste per l'occasione durano quindici giorni, sono ancora in tempo a fare gli auguri a chi ha voglia di riceverli e a raccontare qualcosa di questa ricorrenza. Naturalmente, poichè io non so proprio tutto, mi sono affidata ancora una volta al fedele wikipedia che, a quanto pare, sa davvero ogni cosa.



La Festa di Primavera o capodanno lunare (capodanno agricolo), in Occidente generalmente noto come capodanno cinese, è una delle più importanti e maggiormente sentite festività tradizionali cinesi, e celebra per l'appunto l'inizio del nuovo anno secondo il calendario cinese.
Essendo quello tradizionale cinese un calendario lunisolare, i mesi iniziano in concomitanza con ogni novilunio; di conseguenza la data d'inizio del primo mese, e dunque del capodanno, può variare di circa 29 giorni, venendo a coincidere con la seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno, evento che può avvenire fra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario gregoriano. ( Io qui mi sono già persa, ma altri, forse, capiranno meglio di me....)A partire da questa data, le festività durano per quindici giorni, concludendosi con la tradizionale festa delle lanterne.







In ossequio con i dettami dell'astrologia cinese, ogni anno è contrassegnato da un segno animale e da un ramo terrestre, ( non so che cosa sia nemmeno dopo averlo letto su wiki) che vanno a costituire un ciclo di 12 elementi; il capodanno cinese determina il passaggio da uno all'altro di questi elementi.
Per farla breve, quest'anno sarà l'anno della capra, il prossimo sarà quello della scimmia, poi ci saranno gallo, cane, maiale, topo, bue, tigre, coniglio, drago, serpente e cavallo.



Stando alla mitologia cinese, l'origine della Festa di Primavera viene fatta risalire a un'antica leggenda, secondo la quale nei tempi antichi vivesse in Cina un mostro  chiamato Nian. Sempre secondo la leggenda, il Nian sarebbe stato solito uscire dalla sua tana una volta ogni 12 mesi per mangiare esseri umani; l'unico modo per sfuggire a questo tributo di sangue era spaventare il Nian, sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso. Per questo motivo, sempre secondo la leggenda, ogni 12 mesi si è soliti festeggiare l'anno nuovo con canti, strepitii, fuochi d'artificio e con l'uso massiccio del colore rosso.





 Un'eco di questa leggenda potrebbe essere rimasto nella rituale danza del leone, una tradizione praticata durante le feste nella quale si sfila per le strade inseguendo una maschera da leone, che rappresenterebbe il Nian.



Le festività per il nuovo anno hanno luogo in un lasso di tempo di due settimane consecutive; la festa vera e propria inizia dalla sera della vigilia, in cui si consuma un banchetto in famiglia, e termina la sera del quindicesimo giorno con la festa delle lanterne. 






Generalmente, durante questo periodo si tende a stare in famiglia, con visite ai parenti e agli amici più prossimi. Si cerca di vestire il più possibile in rosso, colore propiziatorio e tradizionale, e adornare le case e le strade con oggetti e ninnoli caratteristici. Sebbene i rituali possano variare anche significativamente da regione a regione i principali appuntamenti da osservare giorno per giorno durante questo periodo sono elencati di seguito:

Nei giorni che precedono l'arrivo del nuovo anno ci si dedica solitamente alla pulizia radicale della casa; questo avviene principalmente nel nianerba , ovvero il 28º giorno del 12º mese.  Il gesto di pulire la casa ha il significato simbolico di spazzare via la sfortuna e gli accidenti dell'anno passato e preparare la casa per l'arrivo della fortuna nel prossimo (per questo motivo, spesso ci si astiene dallo spolverare nei giorni immediatamente successivi il Capodanno, per non rischiare di eliminare la fortuna). 
È pratica comune in molte regioni della Cina addobbare la casa con nastri e ninnoli, di colore rosso, quando non addirittura riverniciare le pareti con vernice sempre rossa.

Il primo giorno del nuovo anno è dedicato all'accoglienza e al benvenuto delle divinità benigne del Cielo e della Terra. Ancor più importante, questo giorno è altresì dedicato alla visita di parenti e amici stretti, e soprattutto dei genitori e dei nonni.
Tipica di questa giornata è la sfilata allegorica detta danza del leone, con il tipico enorme manichino rappresentante appunto un leone portato in giro per le strade cittadine. Durante la sera sono tradizionali gli spettacoli con fuochi artificiali ed esplosivi rumorosi.




Nel secondo giorno le donne sposate sono solite fare visita ai loro genitori; questo è un evento particolarmente lieto dato che, nella Cina tradizionale, le donne dopo il matrimonio incontrano i genitori solo di rado. Inoltre è tradizionale il culto dei defunti, che vengono onorati con preghiere e con l'accensione di incensi e candele.

Il terzo e il quarto giorno del nuovo anno si trascorre solitamente a casa, astenendosi dal fare visita o dall'incontrare parenti e amici. Questo sia per questioni scaramantiche, in quanto è credenza comune che i litigi siano più facili in questi giorni, sia perché questi sono dedicati solitamente alla commemorazione dei defunti, in particolare per coloro che hanno perso un familiare nei tre anni passati.

Il quinto giorno è considerato la data di nascita del Dio cinese del denaro e della ricchezza; a Taiwan solitamente gli uffici e gli esercizi commerciali riaprono in questo giorno, tra grandi festeggiamenti di buon auspicio per gli affari. 

Il settimo giorno del nuovo anno si celebra la ricorrenza del renri, il giorno della creazione dell'uomo. È considerato una specie di compleanno comune, in cui ogni persona diventa più vecchia di un anno. 
Il nono giorno è dedicato al culto dell'imperatore di Giada, re del Cielo nel canone taoista, a cui vengono offerte preghiere.

Il quindicesimo giorno, è il giorno del Yuánxiāo jié , che conclude le festività. La ricorrenza principale è la festa delle lanterne, durante la quale le famiglie escono per le vie cittadine con in mano lanterne accese e colorate. Fuori dalle case si accendono candele, per guidare gli spiriti beneauguranti alle abitazioni. 




Alcune di queste tradizioni sono uguali alle nostre, come sparare fuochi artificiali per capodanno e indossare qualcosa di rosso.
Un'usanza, invece, che non conoscevo, è quella delle buste rosse:




Lo scambio di buste rosse contenenti piccoli doni, è tipico delle festività per il nuovo anno. Queste buste contengono sempre e solo denaro, solitamente in forma di monete (sebbene oggigiorno si usino più spesso banconote, di valore più elevato), il cui valore complessivo può andare da pochi yuan a varie centinaia. Per tradizione, il numero di monete contenuto nelle buste deve essere sempre pari, in quanto i numeri dispari sono associati con il denaro che si dona in caso di funerali. Inoltre, poiché in Cina (come in altri paesi dell'Est asiatico) il numero 4 è considerato di malaugurio, a causa di una sua assonanza con il termine "morte", le buste non contengono mai monete in numero di quattro o multipli; fa eccezione il numero 8, considerato invece di buon auspicio -e pertanto otto monete sono una scelta standard nel caso si voglia fare a qualcuno un piccolo dono.
Solitamente le buste rosse vengono regalate dalle coppie sposate ai famigliari o agli amici più giovani e scapoli; è anche pratica comune per gli adulti donarle ai bambini (in questo caso, talvolta le monete regalate nei pacchetti sono di cioccolata).



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