martedì 12 maggio 2015

Festival delle rose




Nei mesi di maggio e giugno i festival delle rose sono innumerevoli, in diverse parti del mondo. Eccone alcuni:

Quello marocchino
Partendo da Kelaât M’Gouna e risalendo la valle di M’Goun verso nord arriverete in questo luogo magico che è la valle delle rose. La visita della valle richiede qualche ora, infatti la distanza tra Kelaât M’Gouna e Bou Thrar, dove si conclude l’escursione, è di una trentina di chilometri. A Bou Thrar troverete uno ksar (villaggio fortificato) magnifico e imponente che domina la bella oasi di quiete che si estende ai suoi piedi. Qui, nel mese di maggio, potete assistere alla festa delle Rose che ha il suo epicentro a Kelaât M’Gouna. L’ambiente è festoso, e sono in programma danze e concerti. Per tutto il tempo dell’anno potete invece visitare una delle distillerie procurandovi l’acqua di rose e altri prodotti derivati. Osservate lo straordinario procedimento che con sette tonnellate di fiori freschi estrae un solo litro di essenza di rose.








    

Quello bulgaro

Si ritiene che il profumo emanato dalle rose bulgare sia del tutto particolare e questo sarebbe legato alle particolari condizioni climatiche ed alle caratteristiche dei terreni sui quali i roseti vengono coltivati. L 'olio di rose bulgare copre attualmente il 70% del mercato mondiale. Le rose sono sempre state un simbolo della Bulgaria fin dai tempi dell'Impero Ottomano quando la maggior parte degli abitanti della Valle delle rose erano occupati in attività artigianali legate ai petali di questi fiori; le tradizioni legate a quel periodo si sono mantenute: i boccioli di rosa vengono raccolti tra maggio e giugno ed è proprio in questo periodo, più precisamente il primo fine settimana di giugno, che si tiene il Festival delle rose nella città di Kazanluk, la principale città della Valle delle Rose
Si attraversano allora i campi di rose dove ragazze in costumi tipici raccolgono i boccioli tra carretti addobbati a festa, gruppi di suonatori e danze rituali.
Uno dei simboli bulgari è senza dubbio LA ROSA dalla quale viene distillata la famosa essenza che viene utilizzata in cosmetca, in cucina e in medicina. La rosa coltivata in questa valle è la damascena.





Quello sloveno

Il cuore della regione Goriška è rappresentato da Nova Gorica, conosciuta anche come città delle rose. Questo fiore, simbolo dell’identità cittadina, si trova infatti nello stemma della città, nelle targhe automobilistiche e negli incantevoli roseti sparsi per tutta la città, tra i quali spicca la raccolta di decine di varietà di rose Bourbon del monastero di Kostanjevica, classificata come la seconda più grande in Europa.
 Per valorizzare il patrimonio turistico della località di Nova Gorica, per tutto il mese di maggio si tiene  il “Festival delle rose”.


Dal 2006, nel giardino del Monastero di Kostanjevica, hanno aperto al pubblico la collezione di rose di Borbone più grande del mondo, con in mostra ben ottanta specie diverse dello splendido fiore.
Le rose di Borbone, fiori del XIX secolo, oggigiorno sono in gran parte estinte. A Nova Gorica, nella città delle rose, gli ultimi esemplari salvati hanno ricevuto un posto speciale diventando la seconda più grande collezione pubblica di rose di Borbone originali in Europa (dopo la Roseraie de l'Haÿ, vicino a Parigi). Le rose crescono rigogliose in prossimità dell’eterna dimora degli ultimi re di Francia, i Borboni, nel giardino del Convento francescano a Kostanjevica.

Le rose di Borbone sono speciali perché rappresentano un importante passo sul percorso evolutivo dalle rose antiche a quelle moderne. Portano il nome del luogo di provenienza, “Ile de Bourbon”, isola nell'oceano Indiano, odierna Reunion, perciò il loro nome (anche se richiama quello della famiglia reale francese dei Borboni) è ai reali legato indirettamente. 
Le prime piante sono state create da un accoppiamento casuale di due antiche varietà di rose, dalla rosa China antica Old blush e dalla rosa di Damasco europea, Quatre Saisons. Famosi giardinieri, soprattutto francesi hanno sviluppato circa 1500 varietà che in pochi decenni hanno letteralmente inondato l'Europa. Fino ad oggi se n’è conservato solo un centinaio. Rappresentano l'odore inebriante di un altro tempo che ornava le residenze dei ricchi. Da loro sono state create nuove rose, le rose moderne che hanno lentamente cacciato queste antiche dai giardini.




Le rose di Borbone hanno, come la maggior parte delle dame attempate, il loro fascino e i loro capricci. Il loro capriccio principale è la stagione di fioritura che è rigogliosa solo in primavera. Anche se il ventaglio di colori è ampio, non comprende né il rosso, né il giallo, e nemmeno i toni d’arancione: le rose di Borbone hanno i colori che dal bianco candido (Boule de neige) si estendono al rosa scuro (Zigeunerknabe, Grüss an Teplitz, Frau O. Plegg), alcune sfoggiano un vivace colore variegato (Variegata di Bologna, Commandant Beaurepaire). Fioriscono solo una volta l'anno, dall’inizio maggio ai primi giorni di giugno. Alcune fioriscono sporadicamente durante tutto l’anno (Adam Messerich). Quello che in queste rose affascina di più sono le fragranze inebrianti. Profumi teneri, fruttati, ma anche intense fragranze dolci, con note di noce moscata e vaniglia, profumi di spezie ecc. 



Queste fragranze di profumo forte si sprigionano da fiori di forme molto diverse e sono più intensi nei mattini di sole. Alcune rose di Borbone crescono a cespuglio basso, altre invece salgono come incuriosite verso l’alto (Mme Isaac Pereire), altre ancora crescono in folti cespugli spinati (Blairii N2), alcune, al contrario, sono completamente senza spine (Martha, Kathleen Harrop, Zephirine Drouhin), certe hanno fiori a coppa di forma arrotondata (Madamme Pierre Oger) e alcune s’inchinano timidamente (Coupe de Hebe). Alcuni cespugli espongono foglie di un delicato verde chiaro, e altri invece di un intenso verde scuro, ma troviamo anche piante con steli e foglie di colorazione bordò. A Kostanjevica, al ridosso del cortile del convento propenso verso sud, quasi non c’è giorno in cui non si trova almeno un fiore o un bocciolo.
















Queste le manifestazioni più famose, ma in giro per l'Italia ce ne sono parecchie altre, che durano pochi giorni e sono magari limitate come estensione, ma che sempre e comunque presentano delle rose bellissime e profumate, che rallegrano il cuore dei visitatori.

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