lunedì 11 maggio 2015

Il Castello di Donnafugata



Il Castello di Donnafugata si trova a una manciata di chilometri da Ragusa.
Nonostante la presenza di torri merlate che ricordano i castelli medievali, l'edificio, così come appare oggi, è relativamente recente; infatti fu fatto edificare sulla vecchia struttura di una torre duecentesca dal Barone Corrado Arezzo nel tardo '800, diventando così una sontuosa dimora nobiliare.

Pur non avendo nessun riscontro storico attendibile, ai più romantici piace pensare che la storia del castello sia legata a quella della regina Bianca di Navarra, vissuta nel XV secolo e  del Conte Corrado Cabrera, potente signore di Modica, che aspirava a farla sua sposa  e ancor più ad impossessarsi del Regno di Sicilia. Quando la donna lo respinse, il Cabrera non la prese bene e cercò di convincerla con la forza, tanto che la poveretta fu costretta a nascondersi di castello in castello per sfuggire al suo persecutore.


Caduta le veridicità della leggenda, il nome del castello ha tutt'altra origine e sembra derivare da un'espressione araba che significava "fonte della salute", tradotta in siciliano con "ronnafuata", e successivamente trasformata in "donnafugata".


Il castello si sviluppa su tre piani su un'area di circa 2500 metri quadrati ed ha 122 stanze, alcune delle quali sono oggi visitabili.
L'ampia facciata in stile neogotico ricorda all'architettura veneziana.





Il barone Corrado Arezzo de Spuches aveva fatto di questa dimora uno dei più importanti centri di vita mondana della zona in epoca umbertina e nei vari ambienti arredati con i mobili dell'epoca, si ritrova l'atmosfera raccontata nel Gattopardo.









Intorno al castello si trova un parco di 8 ettari, con oltre 1500 specie vegetali.


Curiosa nel giardino la presenza degli "scherzi" che il Barone aveva fatto predisporre per divertire gli ospiti nelle giornate noiose al castello, come la panchina con un irrigatore nascosto che si azionava quando l'ospite si sedeva, tombe vuote animate da monaci di pezza e amenità simili.



Tra i vari divertimenti per i suoi ospiti, il Barone fece costruire  un labirinto in pietra bianca ragusana, che riproduceva la forma trapezoidale del labirinto di Hampton Court a Londra.
Sui muri del tracciato siepi di rose rampicanti impedivano la vista e non consentivano lo scavalcamento delle corsie.


Nel corso degli anni il castello è stato sede di diversi set cinematografici e su questa terrazza in particolare, sono state girate alcune scene della serie tv " Il commissario Montalbano".

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