venerdì 29 maggio 2015

Questa scuola non è un albergo



Un giro in libreria, alla ricerca di qualcosa di interessante....e qualcosa si trova!
Questo libro, per esempio. Non conoscevo l'autore, ma un titolo così, non si poteva lasciar scappare!

Diciotto anni, simpatico, intelligente e senza grilli per la testa: Angelo D’Amore è il figlio di cui ogni genitore andrebbe fiero. Con un padre creativo, una sorellina geniale e un impertinente pappagallo, Angelo vive in una casa affacciata sul Golfo di Napoli. Inseguendo il sogno di diventare chef, frequenta l’ultimo anno dell’istituto alberghiero “Lucullo”, circondato da una banda di bislacchi compagni di classe, come Giggino ’a Lente, fissato con gli extraterrestri, Alfonso detto ’o Muscio per la sua lentezza esasperante, e Maria Peppa Pig, che ama il cibo sopra ogni cosa. Fra una cotta segreta per la bella professoressa di lettere, una scazzottata con il bullo della scuola e l’irresistibile sfrontatezza dei compagni, Angelo deve fare i conti con una gigantesca ombra che oscura la sua vita: la mancanza della mamma, morta durante una gita in barca col marito, in circostanze mai chiarite. Che cosa è successo in quei terribili momenti? E perché il padre si rifiuta di parlarne? Un mistero che Angelo, con tutta la leggerezza e la forza della sua età, è determinato a sciogliere.

Questo libro è classificato come comico, ma io, sinceramente, comico non lo trovo proprio! certamente, si sorride, ma la comicità, a mio parere, è un'altra cosa e in un libro mi stancherebbe presto.

Questa storia è una favola: un ragazzo perfetto; una famiglia che, pur essendo fuori dal comune, è unita, solidale e affettuosa; una scuola con professori da dieci e lode, che non solo insegnano le loro materie secondo i programmi, ma che sono anche maestri di vita in quanto riescono a trasmettere valori su cui costruire il proprio futuro; i compagni di scuola che incarnano la vera amicizia  e le varie tipologie scolari; l'amico che si smarrisce, ma rientra subito nella retta via senza gran fatica; perfino il teppista che si ravvede, nonostante provenga da una famiglia camorrista.....Tutto finisce bene, tutto è bello e semplice, il ragazzo trova l'amore, ritrova il dialogo col padre, svela il mistero sulla morte della madre. Una favola, appunto, ma una favola che si legge volentieri, che ci trasmette serenità: come sarebbe bello se la realtà fosse sempre questa!
I personaggi, parecchi,  sono tutti molto tipicizzati, sono simpatici, accattivanti. Non ultimo il pappagallino, di un'intelligenza più che umana...mi pare vogliano girare un film con questa storia e sarà sicuramente un film distensivo e piacevole da vedere.







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