martedì 31 maggio 2016

La vespa ha ormai 70 anni





Non siamo solo noi ad invecchiare...passa il tempo anche per i nostri miti. C'è una bella differenza, però: loro sembrano sempre più giovani! Chi lo direbbe mai che la vespa ha compiuto 70 anno lo scorso aprile?

http://www.gazzetta.it/Passione-Motori/Moto/21-04-2016/vespa-piaggio-anniversario-70-anni-storia-brevetto-cinema-foto-150320535304.shtml?refresh_ce-cp



L’Italia repubblicana è un Paese fondato su due costanti. La prima è ovviamente il campionato di calcio. La seconda è un ciclomotore che ha preso posto nella collezione permanente del MoMa di New York. Stiamo parlando della Vespa, il capolavoro di Piaggio. Dal 1946 la vita del nostro Paese è stata segnata dalla presenza costante, inesorabile, iconica di questo aggeggio a due ruote nato quasi per caso 70 anni fa. Era il 23 aprile del 1946 quando la Piaggio deposita all’Ufficio centrale dei brevetti per invenzioni, modelli e marche del Ministero dell’Industria e del commercio di Firenze il brevetto per "motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica".







LE ORIGINI — Enrico Piaggio, erede di una dinastia imprenditoriale esperta nella costruzione di aeroplani da guerra, deve cambiare passo per sopravvivere alla fine del secondo conflitto mondiale. Si tratta di inventarsi qualcosa per rimettere in moto gli stabilimenti di produzione. E la scelta cade su un mezzo per la mobilità individuale, il progenitore del ciclomotore. Peccato che il prototipo di motorscooter (disegnato sulla falsariga delle piccole motociclette per paracadutisti) e siglato MP5, battezzato “Paperino”, non fosse piaciuto al padrone. Che incaricò Corradino D’Ascanio di rivedere il progetto. Il risultato diventò realtà nell’aprile del 1946. Il nome del veicolo fu coniato dallo stesso Enrico Piaggio che davanti al prototipo MP6, dalla parte centrale molto ampia per accogliere il guidatore e dalla vita stretta, esclamò: "Sembra una vespa". E Vespa fu. ......







COSTUME — Ma Vespa non è solo un fenomeno commerciale. È un evento che coinvolge la storia del costume. Negli anni della Dolce Vita Vespa diventò sinonimo di scooter e il ruolo giocato da Vespa nel costume non solo italiano è documentato dalla presenza del veicolo in centinaia di film. Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze Romane (1953) infatti sono solo i primi di una lunga serie di attrici e attori internazionali che negli anni sono stati ripresi sullo scooter più famoso del mondo, in film che vanno da Quadrophenia ad American Graffiti, da Il talento di Mr. Ripley a Caro Diario. Nelle foto, nei film e sui set, Vespa è stata compagna di viaggio di Raquel Welch, Ursula Andress, Joan Collins, Jayne Mansfield, Virna Lisi, Milla Jovovich, Marcello Mastroianni, John Wayne, Henry Fonda, Gary Cooper, Jean-Paul Belmondo, Nanni Moretti, Sting, Antonio Banderas, Matt Damon, Owen Wilson e Nicole Kidman.







































lunedì 30 maggio 2016

Mosaici di ciottoli

Quando si parla di mosaici, la nostra mente vola subito ai capolavori di Ravenna o ad opere dello stesso tipo. Ma essi possono essere anche di altro genere, più povero, ma altrettanto artistico. La storia del mosaico ci racconta che esso nasce per fini pratici prima che per fini estetici: argilla smaltata o ciottoli venivano impiegati per ricoprire e proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta. I reperti di pavimenti creati con ciottoli risalgono all'ottavo secolo prima di Cristo, in tutta l'area mediterranea. I primi pavimenti di quel tipo riportano disegni geometrici, ma già nel quinto secolo prima di Cristo gli artisti greci avevano trovato il modo di comporre immagini complesse ricercando un effetto estetico. Si raffiguravano animali, piante, scene mitologiche, utilizzando principalmente pietre chiare e scure, ma in alcuni casi si trovano anche disegni colorati, come i magnifici pavimenti del quarto secolo A.C. ritrovai a Pella, in Macedonia.
I mosaici di sassi continuarono fino circa il terzo secolo A.C., quando pian piano vennero sostituiti da quelli formati con pietre tagliate, cubetti o tessere.
Oggi questo tipo di decorazione viene ancora utilizzato soprattutto per decorare giardini e patios e c'è una schiera di artisti-fai-da-te che si cimenta nell'opera e ottiene risultati gradevoli se non proprio altamente artistici.