giovedì 2 febbraio 2017

Gretna Green





Molto tempo prima che Las Vegas diventasse nota per le sue "wedding chapels" e i preti travestiti da Elvis, un piccolo villaggio scozzese era già famoso per chi voleva sposarsi senza troppe formalità. E' Gretna Green, in Scozia.
 Perfino Jane Austen lo cita, in Orgoglio e pregiudizio, quando la quindicenne Lydia Bennet scrive ad un'amica che fuggirà per sposarsi di nascosto.





Da più di due secoli la località è frequentata da coppie di minorenni provenienti dall'Inghilterra e da altri paesi europei, che intendono sposarsi senza il preventivo consenso dei tutori, ma anche da coppie di ogni età che desiderano festeggiare San Valentino in una cornice romantica.







Nel Regno Unito per molti secoli i matrimoni non erano soggetti a regole consolidate. Nel 1753 il parlamento promulgò il Lord Hardwicke's Marriage Act, il quale fra l'altro richiedeva per il matrimonio fra minori il consenso dei genitori. La legge era valida in Inghilterra ma non in Scozia, dove continuò ad essere consentito il matrimonio fra ragazzi di 14 anni e fanciulle di 12 senza l'autorizzazione dei genitori.





La notizia della novità legislativa si sparse rapidamente: molte coppie minorenni fuggivano dall'Inghilterra, e il primo villaggio che incontravano dopo aver superato il confine scozzese era Gretna Green. La legge scozzese a quei tempi richiedeva unicamente - per chi volesse sposarsi - una dichiarazione fatta in presenza di due testimoni; in tal modo chiunque era abilitato a presiedere una cerimonia di matrimonio.
Pare che a Gretna Green la funzione fosse svolta dal fabbro, che celebrava il matrimonio davanti all'incudine, che assunse quindi un forte significato simbolico. Probabilmente ciò era dovuto al fatto che quella del fabbro era la prima abitazione che si incontrava entrando nel paese.





Spesso si verificavano scene drammatiche, con i padri che rincorrevano i figli cercando di impedire le nozze all'ultimo minuto.
Dal 1856 la legge scozzese impose alle coppie di risiedere in Scozia almeno 21 giorni prima delle nozze; tale regola venne revocata nel 1977. Nel 1929 l'età minima venne elevata a 16 anni per entrambi, senza la necessità del consenso dei genitori, tuttora d'obbligo in Inghilterra e Galles fino al raggiungimento dei 18 anni.


George Gordon, il primo "prete" di Gretna Green, era un soldato, che indossava l'uniforme nel celebrare i matrimoni. Joseph Pasley ( o Paisley), un  noto contrabbandiere e ubriacone, si travestì come un ministro della chiesa per celebrare i matrimoni a casa sua. Alla sua morte, nel 1814, suo nipote David Lang gli subentrò:  aveva capito che i matrimoni erano un business proficuo.
Il più famoso celebratore di matrimoni fu John Linton, che ne celebrò più di mille,  a Gretna Hall ,prima di morire nel 1851. Questo era l'albergo preferito dai ricchi e famosi e Linton, un uomo raffinato e cortese, sapeva come trattare con gli ospiti aristocratici.
Capitani, generali e gentiluomini di ogni genere si sono sposati nel Gretna Hall. Perfino un principe italiano, nel 1846, venne qui: Carlo Ferdinando, fratello del re di Napoli, seguito, nel 1847, da un duca italiano.

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