venerdì 10 febbraio 2017

Il fazzoletto

Bianco, morbido, leggero,compatto, accuratamente ripiegato con altri suoi simili in un piccolo contenitore, il fazzoletto di carta, così come lo conoscono le moderne generazioni, è uno degli oggetti più utili da portare con sé praticamente ovunque.

Il suo impiego va ben oltre quella che è considerata la sua funzione principale : soffiarsi il naso. Detto così sembra ben poca cosa , ma pensate al disagio di quando, nel momento del bisogno, dopo aver frugato invano nelle tasche e nella borsa vi accorgete di averlo dimenticato...




Con il fazzoletto di carta si possono fare mille altre cose : pulire le lenti di occhiali appannati, tamponare un graffio, togliere un rossetto sbavato, avvolgere un piccolo oggetto e molto altro. E soprattutto, quando non serve più, lo si può buttare...

Certo praticità e bellezza raramente vanno d'accordo, ma non si può avere tutto dalla vita e comunque il fazzoletto può vantare una lunga storia in cui ha dimostrato di saper essere all'altezza dei compiti che di volta in volta la moda gli attribuiva.

Tutte le versioni della sua storia  concordano sulle  origini persiane, probabilmente perché il fazzoletto  è citato in un editto di Ciro il Persiano, ed era sicuramente in uso presso i Greci ed i Romani che lo utilizzavano per detergere il sudore dal viso o per pulire la bocca dopo i pasti. Plutarco scrive che la regina Cleopatra inviava dall'Egitto ad Antonio fazzoletti intrisi di lacrime .Forse da qui è nata la consuetudine scaramantica di ripagare con una monetina  chi  regala fazzoletti...

Durante il Medio Evo la Chiesa introdusse il fazzoletto nelle cerimonie liturgiche e, se non sbaglio, ancora oggi il calice contenente il vino consacrato viene coperto da un piccolo telo bianco, simile appunto a un fazzoletto ricamato.

Nelle corti bizantine le donne portavano il fazzoletto tra le dita della mano  così che tutti potessero ammirare la preziosità dei suoi pizzi.





Durante il Medioevo e ancor più nel Rinascimento il fazzoletto acquista ampio spazio negli elenchi dotali, a conferma della sua utilità ma anche del suo prestigio come elemento ornamentale; vengono citati in proposito i sessantadue fazzoletti portati in dote da Lucrezia de' Medici o i centodiciannove di Anna Maria Sforza. 

Continua ad essere portato con una certa ostentazione, così che possano essere notati i lati ornati di frange e i ricami di seta.
Le cronache riportano che nel 1594 Enrico IV regalò alla sua favorita cinque fazzoletti "d'ouvrage d'or, d'argent e soie", perché li esibisse a corte in occasione dei ricevimenti.



 

Ormai i fazzoletti sono diventati così preziosi, che si ritiene prudente cifrarli, in modo da essere recuperati in caso di smarrimento.

L'uso delle cifre si è mantenuto comunque nel tempo come elemento ornamentale di personalizzazione, indipendente dal valore commerciale dell'oggetto stesso.


Nel '700 le dame trovano nuovi strumenti di seduzione come parrucche, nei, ventagli , e anche il fazzoletto, benché non più  ostentato come in passato, se sapientemente estratto da una profonda scollatura, contribuisce alla causa...

Nell'800 saranno le riviste di moda a suggerire alle signore come fare del fazzoletto un simbolo di signorilità ed eleganza.
C'è un fazzoletto per ogni tipo di circostanza, per le cerimonie, per le visite, per le passeggiate, per il teatro, per i balli...




e all'occorrenza per coprire qualche magagna: sembra che la futura imperatrice di Francia, Giuseppina Beauharnais, lo usasse per nascondere in modo civettuolo un sorriso non proprio smagliante.

Fra pizzi, ricami e tessuti preziosi tanto decantati, c'è però un interrogativo a cui non ho trovato risposta in nessuno dei resoconti che ho letto fino ad ora : come risolvevano queste eleganti signore gli effetti indesiderati di un forte raffreddore ???




Forse è meglio stendere un velo, pardon, un fazzoletto pietoso...

Cambiamenti significativi rispetto ai secoli passati avvengono nel  corso del '900 e in conseguenza della rivoluzione industriale : il fazzoletto si lascia gradualmente alle spalle i tessuti pregiati e i ricami elaborati ; diventa di cotone , più robusto, più pratico, adatto ad essere stampato in tanti colori e fantasie.




Ormai non è più necessario ostentarlo , se non in casi speciali...



Già dalla metà del secolo scorso il fazzoletto diventa quasi esclusivamente un oggetto di utilità e  trova posto nelle tasche e nelle borsette delle signore .


Mentre nei taschini...















si chiama pochette e non ha nulla a che fare con il raffreddore.
 

Nessun commento:

Posta un commento