giovedì 15 giugno 2017

Désirée

Uno dei libri che ho amato maggiormente è questo, scritto da  Annemarie Selinko scrittrice austro-danese, nata a Vienna nel 1914 ed morta nel 1986 a Copenaghen, dove era andata a vivere nel 1938 insieme al marito. Durante l’occupazione nazista, entrò a far parte della resistenza danese riuscendo a sfuggire alla Gestapo dirigendosi verso la Svezia in una barca di pescatori. Dopo cinque anni di ricerche e due trascorsi a scrivere, nel 1951 pubblicò Désirée, che ebbe un successo internazionale e  che è stato tradotto in 25 lingue. Purtroppo mi risulta che non abbia scritto altri romanzi.









L’intera parabola napoleonica, dall’ascesa fino all’esilio a Sant’Elena, con lo sguardo di Bernardine Eugénie Désirée Clary: Désirée. Nome che dà il titolo al romanzo di Annamarie Selinko (Neri Pozza, 2009).



Nella Marsiglia della fine del XVIII secolo, a Désirée il padre, un benestante negoziante di sete, dona per i 14 anni della figlia prediletta, un diario. Sarà il primo di una lunga serie ai quali la protagonista affiderà la sua storia, allora ignara di cosa le riserverà il destino. Infatti dopo aver conosciuto casualmente i fratelli Joseph  e Napoleone Bonaparte, un giovane generale dal “…volto magro, dalla pelle tesa e bruciata dal sole, incorniciato da capelli rosso-bruni…” la sua esistenza apparterrà al grande libro della storia. Dopo un breve fidanzamento Bonaparte lanciato verso un futuro di gloria l’abbandona sposando Joséphine Beauharnais. Nonostante ciò, la vita di Désirée rimarrà sempre intrecciata a quella del futuro imperatore dei francesi, anche perché sposerà un maresciallo di NapoleoneJean-Baptiste Bernadotte.





La scrittrice in questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1951 e dal quale nel 1954 è stato tratto il film omonimo con protagonisti Marlon Brando nel ruolo di Napoleone e Jean Simmons in quello di Désirée, diretto da Henry Koster, svela un ritratto nuovo di Bonaparte, uomo dalla personalità straordinaria, brusco e con collere improvvise, ma capace nello stesso tempo di gesti pieni di riguardo, che per tutta la vita conservò un tenero ricordo del suo primo amore. I diari della donna annotano, anno dopo anno, tutti gli avvenimenti più salienti del periodo (il dopo rivoluzione, la dittatura napoleonica fino alla nascita ed alla caduta dell’impero) ed i suoi protagonisti: Madame Mère, gli avidi fratelli di Bonaparte, Fouché, Barras, la frivola Joséphine, nulla sfugge al suo occhio critico.





Affascinante e veritiero affresco di un epoca memorabile dove spicca la figura dell’Imperatore Napoleone, la sua grandeur, capace di cambiare il corso della storia in Francia ed in Europa, il quale dapprima portò un vento di libertà e poi cercò senza riuscirci di dominare un intero continente.
Il libro sia biografia storica che romanzo al femminile di qualità, tra realtà e finzione, nonostante le sue quasi ottocento pagine si legge rapidamente, ed anche in questo sta la bravura di Annemarie Selinko. Il lettore infatti viene conquistato da un’atmosfera, da situazioni e da luoghi descritti alla perfezione: la vita nell’austera corte svedese dei primi dell’Ottocento, abitazioni, arredi, l’abbigliamento stile impero, portatore di un gusto e di uno stile nuovo per quei tempi. La casa editrice Neri Pozza, da sempre sensibile alla narrativa storica ha deciso di ristampare Désirée: storia di una donna che da semplice borghese diventò regina di Svezia e Norvegia con il nome di Desideria, rimanendo  sempre fedele a se stessa, ai suoi principi ed al suo cuore.




Risvolto di copertina:
È il marzo del 1794 a Marsiglia e, davanti al municipio, la ghigliottina continua a tagliare nobili teste.
Figlia di François Clary, un commerciante di sete che è riuscito a trasformare la sua bottega in uno dei più eleganti negozi di Marsiglia, Bernardine Eugénie Désirée non avrebbe nulla da temere da quei turbolenti anni seguiti alla grande rivoluzione. Ha natali borghesi e neanche una goccia di sangue blu in famiglia.
Tuttavia, i capricci dei tribunali rivoluzionari, si sa, sono imprevedibili. Etienne, il fratello maggiore, è stato accusato di oscuri misfatti e Désirée, insieme con la cognata Suzanne, si è recata ieri alla Maison Commune per incontrare Albitte, l’illustre deputato giacobino di Marsiglia, e discolpare il primogenito dei Clary.
Alla Maison Commune ha conosciuto il segretario di Albitte, Joseph Bonaparte, un còrso in possesso di invidiabili qualità: gli stivali lustri e l’aria decisa, la conoscenza personale di Robespierre e, addirittura, un fratello generale.
Desiderosa di apprendere qualche dettaglio delle eroiche battaglie di Valmy e di Wattignies, Désiréee ha invitato Joseph e suo fratello Napoleone a casa Clary.
Eccola, ora, seduta, insieme con la sua famiglia e i due giovani còrsi, intorno al grande tavolo ovale dell’elegante dimora del commerciante di sete. Davanti a lei, il generale. Piccolo, con addosso niente che luccichi, né decorazioni né cordoni. Solo delle piccole spalline dorate. Il volto magro, dalla pelle tesa e bruciata dal sole, è incorniciato da capelli rosso-bruni. I capelli arruffati cadono fin sopra le spalle senza nessuna traccia di cipria. Quando ride, la sua faccia sparuta assume improvvisamente un aspetto fanciullesco e allora sembra più giovane di quanto in realtà non sia. …





Il libro incomincia così:

Marsiglia ai primi di germinale.
(fine marzo 1794, secondo l'antiquato calendario di Mamma)
Io mi sono convinta che una donna può davvero ottenere molto da un uomo quando possiede un bel seno rotondo. Mi sono proposta, per questo, d'imbottirmi per benino la scollatura con quattro fazzoletti, domani, così da acquistare l'apparenza di una signorina cresciuta. Certo io sono già cresciuta, e del tutto, naturalmente; ma è una cosa che so soltanto io, e ancora non la dimostro a chi mi guarda.
Nel novembre scorso ho compiuto quattordici anni e Papà, per il mio compleanno, mi ha regalato questo bel diario. Certo è un peccato riempire di scrittura queste delicate pagine bianche. E questo mio libro è anche munito di una sua piccola serratura, così che io me lo posso chiudere a chiave. Neppure mia sorella Giulia saprà quello che vi sarà scritto.
È stato l'ultimo regalo del mio Papà
Il mio Papà era il negoziante di sete Francesco Clary di Marsiglia, ed è morto due mesi fa di polmonite.
«E che cosa devo scrivere in questo mio libro?» gli domandai un po' confusa. Papà sorrise, e mi baciò sulla fronte.
«La storia della cittadina francese Bernardina Eugenia Désirée Clary», rispose e, improvvisamente, mi accorsi dalla sua faccia che era commosso....





Leggere questo inizio, di sicuro invoglia a conoscere l'animo di questa ragazzina, che entrerà a far parte della Storia, non è vero?
E il film? Non è certo un film che passa alla storia, ma è godibilissimo. Datato, la storia è certamente romanzata, ma ricordiamoci che è un film nato per intrattenere e divertire, non certo per insegnare!










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